L’irrigazione, in agronomia, è una delle principali operazioni colturali che si prefigge differenti scopi secondo il contesto ambientale ed operativo. Nei casi più ricorrenti, questa tecnica si identifica con l’irrigazione umettante, finalizzata a incrementare l’umidità del terreno, quando gli apporti idrici naturali e le riserve immagazzinate sono insufficienti a coprire il fabbisogno delle colture. In questi casi, l’umidità del terreno rappresenta un fattore limitante, perciò la tecnica incrementa la produttività di un terreno agrario offrendo come risultato un miglioramento della resa quantitativa e, talvolta, della resa qualificativa

L’irrigazione è una pratica antichissima

Dopo avere ricavato il proprio frumento, per quattromila anni, sui rilievi semiaridi che attorniano le valli del Tigri e dell’Eufrate, la cosiddetta Mezzaluna fertile, i primi coltivatori dell’Eurasia pensarono di coltivarlo usufruendo delle piene primaverili dei due fiumi, al centro della grande valle, dove la piovosità è quasi nulla.

L’uso delle piene avrebbe imposto la loro regolamentazione, l’organizzazione di grandi masse di lavoratori, liberi o schiavi, e la costruzione di immensi depositi per raccogliere il prodotto che maturava in due-tre settimane, ma che era sufficiente all’alimentazione delle popolazioni per l’intero anno.

È stato autorevolmente sostenuto che, se la nascita dell’agricoltura aveva imposto la dimora stabile dei coltivatori e determinato la nascita del villaggio, quella dell’irrigazione impose la nascita della città, con l’apparato amministrativo necessario a ripartire i frutti della terra, quindi il diritto, e l’esercito necessario a difendere immense aree coltivate dalle razzie dei popoli pastori, sempre pronti a mietere dove non avessero seminato

Nata in Mesopotamia, la prima civiltà irrigua avrebbe conosciuto la propria copia in Egitto, oltre un millennio più tardi sarebbe stata ricalcata, in Asia, dalla civiltà del riso, con due millenni di ritardo ulteriore, da quella del mais in Messico e in Perù.

Tipologie di irrigazione
Finalizzate all’incremento della resa
Sono le tecniche più antiche, basate sull’apporto di acqua per reintegrare quella assorbita dalle piante e non pervenuta alle stesse per mezzo di fenomeni atmosferici.

Normale
Quella quotidiana e regolare, adatta al mantenimento del rapporto acqua/vegetale. Quando sopperiscono all’intero fabbisogno idrico delle colture per tutto il ciclo.

Di soccorso
Per irrigazione di soccorso, si intende l’irrigazione che si fa ad un terreno quando si verificano condizioni climatiche non previste tali da pregiudicare la resa della coltura in atto.

Ausiliarie
Per irrigazione ausiliaria, si intendono quelle operazioni di irrigazione atte ad aiutare la coltura in atto in particolari situazioni di debolezza. La differenza tra l’irrigazione ausiliaria e quella di soccorso sta nel fatto che nell’irrigazione di soccorso le condizioni climatiche che pregiudicano la resa della coltura non sono previste, mentre nell’irrigazione ausiliaria si sa già quando la coltura avrà delle difficoltà, e quindi si apporta acqua al terreno per aiutarla.

Finalizzate alla coltivazione di colture non autoctone
L’irrigazione evolvendosi nel corso della storia ha permesso la messa a coltura di specie originarie di climi differenti da quello del terreno considerato, che altrimenti non permetterebbe la loro crescita.

Dilavante
Attuata nei terreni aridi, diluisce i sali minerali, i quali posseduti in quantità eccessiva dal terreno, sarebbero dannosi alla coltivazione.

Termica
L’acqua è in grado di accumulare ingenti quantità di calore, sfruttando tale proprietà è possibile riscaldare le piante, come nel caso di una risaia o di un prato marcitoio.

Climatizzante o antibrina
Sfruttando il calore liberato con la solidificazione dell’acqua, si mantengono gli organi vegetativi (in particolare le gemme) ad una temperatura superiore a quella dell’aria, limitando enormemente i danni da brina. Tale sistema è utilizzato diffusamente ad esempio nelle piantagioni di mele in Alto Adige.

Sussidiaria
Al fine di integrare e coadiuvare l’effetto di un trattamento al terreno, come per diffondere un erbicida o per facilitare l’esecuzione di una lavorazione.

Pigmentante
Irrigazione che viene praticata, per esigenze commerciali, allo scopo di provocare il viraggio del colore della frutta (es. nei meleti del trentino, 15 giorni prima della raccolta), in quanto l’evaporazione causa la diminuzione della clorofilla portando all’evidenziazione del pigmento (colore verde tipico).

 

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